Gino Marotta

Gino Marotta (Campobasso, 1935 – Roma, 2012) è stato un artista italiano che ha unito natura e artificio attraverso l’uso innovativo di materiali industriali e trasparenti, celebre per le sue sculture in metacrilato e per installazioni come Bosco Naturale-Artificiale ed Eden Artificiale.

Selected works

Exhibitions

Fairs

News

Biography

Gino Marotta (Campobasso, 1935 – Roma, 2012) è stato un artista italiano che ha vissuto e lavorato a Roma, sviluppando una ricerca originale in cui natura e artificio si intrecciano attraverso l’uso innovativo dei materiali. Le sue prime opere pittoriche risalgono alla fine degli anni Quaranta, ma è nella decade successiva che sperimenta tecniche e linguaggi diversi: encausti, collage polimaterici, amalgame di sabbia. Nel 1957 debutta con una mostra personale presentata da Emilio Villa alla Galleria Montenapoleone di Milano, dove espone arazzi, encausti e velatini; nel 1959 presenta i suoi piombi, gli allumini e i bandoni – grandi lamiere di ferro trovate e assemblate – alla Galleria Appunto di Roma e alla Galleria dell’Ariete di Milano.

A partire dalla metà degli anni Sessanta, affascinato dalle possibilità offerte dalle tecnologie industriali, Marotta sperimenta nei laboratori di fabbriche e fonderie materiali come poliuretani e poliesteri, realizzando sculture con procedimenti di produzione in serie. La sua ricerca si concentra poi sul metacrilato (perspex), materiale trasparente e leggero che gli permette di creare sagome luminose di animali e vegetali, dando forma a un immaginario sospeso tra natura e artificio. Nascono così i suoi celebri Bosco Naturale-Artificiale, presentato nel 1967 nella mostra “Lo Spazio dell’Immagine” a Foligno, e Nuovo Paradiso, esposto nel 1969 al Musée des Arts Décoratifs del Palais du Louvre di Parigi nella rassegna “Ceroli, Kounellis, Marotta, Pascali. 4 artistes italiens plus que nature”. Nel 1968 partecipa ad “Arte povera + Azioni povere” ad Amalfi, con l’intervento urbano Giardino all’italiana, e nello stesso anno presenta Foresta di menta alla rassegna “Il Teatro delle Mostre” alla Galleria La Tartaruga di Roma.

Negli anni Settanta consolida la sua presenza sulla scena internazionale: nel 1972 partecipa a “Italy. The New Domestic Landscape” al Museum of Modern Art di New York, mentre nel 1973 Milano gli dedica una grande antologica alla Rotonda della Besana e ospita le sue installazioni in metacrilato alla XV Triennale, tra cui l’opera-ambiente Eden Artificiale. Nel 1984 presenta Le rovine dell’Isola di Altilia alla XLI Biennale di Venezia. Parallelamente è chiamato a dirigere l’Accademia di Belle Arti dell’Aquila, contribuendo alla formazione di nuove generazioni di artisti.

La sua attività prosegue negli anni successivi con una ricca produzione pittorica negli anni Ottanta e con un ritorno al metacrilato negli anni Novanta, sempre nel segno del rapporto tra tecnologia e natura. Molte sue opere sono entrate in collezioni pubbliche di rilievo, tra cui la Collezione Farnesina del Ministero degli Affari Esteri, esposta in numerose mostre internazionali da Belgrado a New Delhi, da Buenos Aires a Varsavia. Nel 2009, in occasione della riapertura del MACRO di Roma, presenta Ricognizione virtuale della savana, un’installazione di dieci metri realizzata con led e laser.

Accanto alla scultura e alla pittura, Marotta si è dedicato anche al cinema, al teatro e alla collaborazione con architetti, realizzando interventi come la facciata della Sinagoga di Livorno (1960-61), il soffitto del Palazzo RAI di Roma (1964) e la vetrata del Centro Congressi di Bergamo (1990-91). Ha curato scenografie e costumi teatrali, tra cui Nostra Signora dei Turchi e Hommelette for Hamlet di Carmelo Bene, con cui vinse nel 1988 il Premio Ubu per la migliore scenografia. Legato da amicizia con poeti come Ungaretti e Cardarelli, collaborò anche a preziose edizioni d’arte con Emilio Villa, Giorgio Soavi e Antonio Delfini.

Fino alla morte, avvenuta nel 2012, ha vissuto tra Roma e Pievebovigliana, nelle Marche, senza mai dimenticare la sua città natale, Campobasso, che nel 2013 gli ha dedicato una grande mostra presso l’Ex GIL, curata da Lorenzo Canova.

Information request

GALLERY ERICA RAVENNNA

Via della Reginella 3 – 00186 – Rome
Via di Sant’Ambrogio 26 – 00186 – Rome

SIGN UP FOR THE NEWSLETTER

©2025 E.R.A. S.r.l. All Rights Reserved – Privacy PolicyCookie Policy