Jannis Kounellis (Il Pireo, Grecia, 1936 – Roma, 2017)

Jannis Kounellis (Il Pireo, Grecia, 1936 – Roma, 2017) è stato un artista greco naturalizzato italiano, considerato una delle figure più importanti dell’Arte Povera, movimento che ha rivoluzionato il linguaggio artistico europeo negli anni Sessanta e Settanta.
Dopo aver trascorso l’infanzia in Grecia, Kounellis si trasferì in Italia nel 1956 per studiare all’Accademia di Belle Arti di Roma, dove fu allievo di Toti Scialoja. Fin dagli esordi, mostrò un forte interesse per la contaminazione tra linguaggi artistici diversi e per l’uso di materiali non convenzionali, superando i confini della pittura tradizionale.
Le sue prime opere, alla fine degli anni Cinquanta, consistevano in quadri con lettere e numeri dipinti su tele grezze, segni tratti dal linguaggio urbano e dai manifesti pubblicitari. Negli anni Sessanta la sua ricerca si avvicinò a quella dell’Arte Povera, movimento teorizzato dal critico Germano Celant, che proponeva l’utilizzo di materiali semplici, naturali o industriali, come ferro, carbone, legno, sacchi, pietre e tessuti, per restituire all’arte una dimensione più autentica e vitale.
Una delle sue opere più celebri è la performance del 1969 alla Galleria L’Attico di Roma, dove Kounellis portò dodici cavalli vivi all’interno dello spazio espositivo. Con questo gesto radicale, l’artista annullò la distanza tra arte e vita, trasformando la galleria in un luogo di esperienza fisica e sensoriale.
Nel corso della sua carriera, Kounellis ha esposto in importanti musei e biennali internazionali, tra cui la Biennale di Venezia, la Documenta di Kassel e numerose mostre personali in tutto il mondo. Le sue installazioni, spesso monumentali, hanno mantenuto sempre un forte valore simbolico e poetico, evocando temi come la memoria, l’identità, la storia e la condizione umana.
Kounellis ha vissuto e lavorato a Roma fino alla sua morte, avvenuta nel 2017.
La sua eredità artistica continua a influenzare generazioni di artisti contemporanei, per la sua capacità di unire materia, spazio e significato in un linguaggio visivo di grande forza espressiva.
tra le esposizioni recenti: Jannis Kounellis alla Fondazione Prada, Venezia (11 maggio – 24 novembre 2019). Grande retrospettiva postuma curata da Germano Celant, con circa 70 opere che coprono il periodo 1958-2016; Jannis Kounellis alla Cardi Gallery, Milano ( 2023). Esposizione personale con una serie di sette pannelli in ferro datati 1991, punteggiati da elementi di carbone, che richiamano un alfabeto visivo arcaico; focalizzata sui rilievi murali e la materia grezza; Mostra a Roma alla Galleria Accademia Contemporanea Roma (2024); The Room Sees. Drawings 1973-1990 AL Museo Novecento, Firenze (2024); The Room Sees. Drawings 1973-1990 — Museo degli Eremitani, Padova (22024); Dialogues Between Italy and America: Jannis Kounellis, Maria Lai and Lucio Pozzi all’ Italian Cultural Institute, New York; Alfabeto, Early Works on Paper, Sprovieri, Londra (2025). Mostra che espone dodici opere su carta (1959-1963) della serie “Alfabeti”
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