Joseph Kosuth

Joseph Kosuth (Toledo USA, 1945) ra gli artisti più emblematici dell’arte concettuale, negli anni Sessanta ha dato vita a opere basate sul linguaggio e a strategie di appropriazione. 

è nato a Toledo, in Ohio, nel 1945. Nel 1969 Kosuth diventa editore della rivista “Art-Language” e scrive numerosi testi sull’arte concettuale. Nel 1971 si dedica allo studio della filosofia, da cui trae sempre ispirazione per le sue idee artistiche. A partire dagli anni Novanta, l’artista inizia a inserire nelle sue opere frasi scritte da personaggi famosi della cultura contemporanea. In queste opere, include anche il neon, che diventa uno dei suoi materiali più utilizzati. Inoltre, il neon era spesso usato nella segnaletica e Kosuth decise di utilizzarlo nuovamente per mantenere il sottile legame con la cultura di massa. Studiò una serie di “indagini” che compromettevano proposizioni su/di/di arte con il sottotitolo “Arte come idea come idea”, includendo definizioni da un dizionario o categorie dal Thesaurus presentate sotto forma di fotostati o pubblicate in spazi acquistati sui giornali. La sua indagine sul rapporto tra linguaggio e arte ha assunto la forma di installazioni, mostre personali e commissioni pubbliche in tutto il mondo. Attualmente vive e lavora tra New York e Roma.

Ha partecipato più volte alla Documenta di Kassel (1972, 1978, 1982, 1992) e alla Biennale di Venezia (1976, 1993, 1999). Tra le sue mostre personali e collettive, ricordiamo: L’ottava indagine (A.A.I.A. I) (Galleria Lia Rumma, Napoli, 1971); The Eighth Investigation, Proposition 3 (Leo Castelli Gallery, New York, USA, 1971); Investigation sur l’art et problématique 1965-1973 (Musée d’Art Moderne de la Ville de paris, Parigi, 1974); An Exhibition On, About, or Using Wittgenstein and Nietzsche (Galleria Lia Rumma, Napoli, 1991); Guest and Foreigners, Rules and Meanings (Te Kore) (Adam Art Gallery, Nuova Zelanda, 2000); Biennale di Venezia (Biennale di Venezia, 1976, 1993, 1999); Joseph Kosuth (Castello di Rivoli, Torino, 2006); Neither appearance nor illusion (Sean Kelly Gallery, NY, USA, 2008); Ni apparence ni illusion (Museo del Louvre, Parigi, 2009); Eine Verstummte bibliothek (Kunstmuseum Thurgau, Svizzera, 2013); Plays of/ for a Respirator (Philadelphia Museum of Art, Phioladelphia, USA, 2015); Joseph Kosuth – existential time (Galleria Lia Rumma, Milano, 2019). recentemente ha partecipato nella mostra “Corpus Domini” a Palazzo Reale di Milano (2021).